La luna storta

Vuoto ed inadeguatezza, saranno questi i sentimenti designati per la mia generazione? Cosa abbiamo sbagliato?

I miei ultimi pensieri sono sempre legati ad una ferma consapevolezza: non esiste un futuro.

Mi spiego meglio.

In caso volessimo prendere in considerazione un futuro temporale, allora esso esiste, inevitabilmente. Il punto è che non esiste in funzione di una vita. E non voglio nemmeno arrivare al punto in cui io debba sottolineare che non parlo di benessere. Tanti anni fa, durante il periodo di terapia più intenso che io sia mai riuscita a sopportare, parlavo con C. di come fosse semplice sopravvivere. Programmavo tutto: sveglia, pasti, calorie da ingerire e da bruciare. Non era difficile e la vita scivolava. Fortunatamente di lì a poco avrei capito che la disfunzionalità della mia vita millimetrica e una semplice perdita di tempo erano realtà opposte ma equivalenti.

Tuttavia, oggi non riesco più a rincorrere quello che tanto speravo di raggiungere da adolescente. Avevo già abbandonato il sogno di una me realizzata, ma mai pensavo di perdere di vista la sensazione di essere soddisfatta.

Purtroppo o per fortuna, non ne sento nemmeno la responsabilità, poiché non credo ci sia un motivo preciso. Nessuno ha colpe, è la storia.

Magari oggi sono solo polemica.

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